
Molti trovano lungo e noioso un quarto d’ora di preghiera, e poi sciupano ore davanti alla televisione, alla partita sportiva, dal parrucchiere o litigando col fidanzato. Mentre stando con la persona che si ama, le ore volano come per incanto.
Se anche tu purtroppo senti ripugnanza nei confronti della preghiera, forse vuol dire che non sai che pregare è stare con Dio?
La frettolosa recita di sacre filastrocche non è necessariamente connaturata al momento della preghiera.
Si può “pregare” davvero quando Dio smette di essere qualcosa e diventa qualcuno.
Chi hai bisogno che sia per te Dio?
Dalla risposta che avrai trovato, inizia a costruire “Il Rapporto” con Dio.
Quando preghi non avere fretta: se usi il Padre nostro fà che ogni parola abbia per te un significato intimo e personale, così correrai meno il rischio di distrarti!
Se invece vuoi usare parole tue, conviene decidere prima le frasi da dire.
Non pensare che il tuo Dio sia un Dio taccagno o un Dio parassita: quando preghi non stai solo chiedendo, stai creando insieme con Lui il futuro tuo e dell’umanità. Nella New Age si parla per questo motivo di “co-creazione”, nel cattolicesimo non se ne parla, ma non è vero che tutte le cose che sono taciute o incomprensibili, siano anche false.
Non nascondere a Dio i sentimenti o i pensieri che nel momento della preghiera ti accorgerai di avere: condividi. E se il tuo sentimento ti porterebbe lontano dalle parole che dovresti recitare, non sopprimerlo! Usa la testa, ma segui il cuore, infatti…
Lo scopo della preghiera è stare con Dio,
non è quello di impressionarlo con molte
sublimi ed eminenti parole.
Scopri il tempo massimo nel quale puoi tendere il cuore senza uscirne troppo affaticato, e poi regolati di conseguenza. Ma ricorda che come una casa non può scaldarsi con un solo termosifone, allo stesso modo le tue azioni materiali quotidiane non potranno sciogliersi in “musica” se accendi la stufa solo 5 minuti al mattino: diluisci la tua preghiera nei 3 archi della giornata. Con i tappi per le orecchie la concentrazione è assicurata, anche se, naturalmente, sarebbe più utile avere una casa silenziosa, nella quale ci sente in pace e non in guerra.


Se il corpo malnutrito rischio un soggiorno all’ospedale, cosa ne sarà dell’anima in digiuno perenne?
Non disprezzare il Pane Divino… che nè la New Age, nè l’ebraismo, nè l’islamismo hanno dato al mondo.
Se un’arancia apporta vitamina C, che lo si creda o no, la stessa cosa dovrebbe dirsi del Sangue di Cristo… non trovi? Scommetti sul cattolicesimo, prendi frequentemente il tuo pane: se son rose fioriranno, però ricorda: il seme che tu prendi è vita di morte e di sacrificio, dunque ne avvertirai pienamente le proprietà solo quando la tua immolazione… sarà perfetta.
Fino ad allora “abbi fede”.


Certo, la parola di Dio è tanto più convincente in bocca a un prete esemplare, e tuttavia, rinunceresti ad attingere l’acqua al pozzo solo perché chi te la porge o te la indica è uno straccione povero, ignorante, antipatico e puzzoso?
I maestri che tu ascolti in tv sono tutti raffinati oratori sfolgoranti di luce divina?
Perciò intanto vai, poi vedi se c’è veramente un pozzo, e se lo trovi, bevi!
Peraltro, questo lamentato inconveniente non è senza utilità per l’anima tua, giacché Dio vuole che si aderisca alla Sua Parola senza alcun attaccamento verso il messaggero.
Bisogna adorare Dio, non gli uomini, quindi anche in Chiesa ci saranno preti ben poco degni di adorazione. Anzi, più rovi circondano il castello ed il “Sacro Graal”, vigilato da dragoni ‘si mostruosi, più il cavaliere è meritevole del premio!
Almeno finché le masse cercheranno luci esterne, anziché interiori, Dio non ha interesse a dare alla Chiesa schiere di preti lavati col dash.
E perché poi non ammettere che accanto a molti preti indegni, ce ne sono altri – pochi ma buoni – che si sforzano di vivere generosamente la loro consacrazione al Signore? Al bisogno tu ti fai in quattro per reperire il medico di tua fiducia: perchè dunque non fare lo stesso per l’anima tua ponendoti alla ricerca del sacerdote che più ti possa comprendere ed aiutare?


Molti hanno perduto il senso di Dio per essersi troppo e troppo a lungo abituati a certi “cibi”. Molte anime sono da mane a sera rimpinzate, spesso loro malgrado, da troppe vuotaggini, e chi mangia ghiande finisce col credere che siano esse il cibo più prelibato, come chi beve acqua marina ne vuole ancora e ancora di più, fino a morirne.
Ma nel mondo non esistiamo da soli con la nostra (presumibilmente buona) volontà: c’è la carne, la quale in un certo senso ha anch’essa una sua propria “volontà” (libido, impulso, ira), e ci sono gli spiriti caduti con Lucifero al principio del tempo i quali, dissimulando la loro presenza, dapprima fanno di tutto per toglierci l’appetito di certe cose e – una volta indeboliti – fanno di tutto per toglierci di mezzo, seppellendoci vivi a suon di peccati.
Difatti, l’uomo che vive in grazia di Dio è come una spina nel fianco del suo demone custode: non cadere nei suoi lacci!
Contrasta l’innata ignoranza umana, i torbidi moti della carne, i tranelli del demonio come della nostra società umana, oltre che con le pratiche suddette anche con le “buone letture”: ti suggerisco a questo scopo il sito www.edizionisegno.it


Se vedi la tua anima indolente e senza slancio e senti la vita scorrerti fra le dita resistente a ogni tuo tentativo di succhiarne il midollo, non illuderti: se in dieci anni il broccolo non è cresciuto innaffiandolo con la birra e concimandolo col bitume, anzi si è ammosciato, non andrà meglio nei tempi futuri: il problema infatti non sta tanto nella poca cura che quest’anno hai serbato al tuo orto, nella qualità scadente del terreno o nelle difficili condizioni atmosferiche, il problema è il vaso di plastica nel quale vegeta la tua buona pianta.
Devi infatti sapere che non tutti i contenitori sono buoni; alcuni dopo qualche anno di contatto col terreno, rilasciano delle sostanze tossiche per le piante, che non crescono come dovrebbero e non se ne capisce il perché.
Perciò, sloggia da lì finché puoi!
Fuor di metafora, trovati una nuova “casa”, nel senso di una nuova parrocchia che con l’esempio ti trascini dove la tua anima ha paura o non ha la forza di andare, pur avendone il desiderio, il quale è la cosa che più conta per il cattolicesimo APOSTOLICO romano.
A che varrebbe continuare a vivere come hai vissuto ieri e l’altro ieri se tutto questo non ti ha dato la Felicità?
Prova a fare qualcosa di realmente diverso: ritagliati i tuoi tempi, i tuoi spazi, costantemente! In altre parole… sii maschio, accendi il tuo spirito, riappropriati della tua vita! Scuotiti!!
L’iniziale grande sforzo richiesto, con la grazia di Dio si risolverà in prodigiosa fame dello Spirito, il segno più evidente della riacquistata sanità.

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